Computer Storici

In questo luogo, il 7 agosto 1965, Papa Paolo VI inaugurò il primo computer del Vaticano, l’IBM 1620 (immagine sul muro).
La prima macchina calcolatrice della Specola fu la calcolatrice “Millionaire”, prodotta da Hans W. Egli, Zurigo, intorno al 1913. Fu utilizzata da p. Hagen per calcolare le orbite delle stelle doppie.
L’archiviazione del software utilizzato dai computer e dei dati da essi generati ha sempre presentato problemi particolari. Qui vediamo varie forme di archiviazione dei dati utilizzate alla Specola:

• Il nastro con tracce IBM 9 risale al 1970 circa. Con una lunghezza di 730 m (2.400 piedi), una densità di 800 bit per pollice e 8 tracce di dati (più un bit di parità), questo nastro aveva una capacità di archiviazione di circa 20 megabyte di dati. Questo nastro è stato utilizzato per l’output dei calcoli della velocità radiale stellare.
• Il formato IBM Data Cartuccia risale al 1976; questo nastro, del 1980 circa, conteneva il software “Print Plot” scritto in APL utilizzato sul computer IBM 5100 da p. Juan Casanovas.
• Il formato Digital Computape è stato introdotto nel 1984. Questo nastro conteneva il software per la formattazione delle e-mail su una VaxStation ottenuta per l’Osservatorio quando si unì alla rete del Centro Internazionale per l’Astrofisica Relativistica nel 1985.
• I floppy disk (1976) erano infatti pezzi floppy di plastica rivestita magneticamente. I dischi da 5¼ pollici contenuti nella confezione contenevano ciascuno 360 KB di dati. I dischi più piccoli da 3,5 pollici (1983) contenevano tipicamente 360 KB (un lato) o 720 KB (due lati), sebbene i dischi formattati per Macintosh contenevano 400 KB o 800 KB.