Il Ponte Americano

All’inizio del 1900 c’erano quattro cupole del telescopio sulle mura del Vaticano: il telescopio fotografico equatoriale Carte du Ciel era situato sulla Torre Leonina, che in seguito fu ribattezzata Torre di San Giovanni. Un grande telescopio rifrattore, il Visuale, era situato su quella che in seguito fu chiamata la Torre di Pio X. Un cannocchiale appositamente progettato per fotografare il sole, un eliografo, era situato sulla terrazza di quella che oggi è la residenza del papa emerito Benedetto XVI. Infine, sulla “mezza torre” semicircolare è stato posizionato un telescopio Merz da 10,2 cm.

Nel 1854 era crollato un tratto delle mura vaticane che collegavano queste varie torri, cosicché per passare da un telescopio all’altro gli astronomi dovevano scendere dalle mura per poi risalire, grave inconveniente. Un architetto di Chicago propose a P. Hagen che questo problema sarebbe stato risolto installando un ponte di metallo, collegandolo attraverso lo spazio vuoto nel muro. Un ponte di 85 m fu costruito nel 1907, su quattro pilastri in acciaio. Ma il ponte non fu molto apprezzato dagli urbanisti romani, e fu demolito poco dopo il trasferimento dell’Osservatorio a Castel Gandolfo nel 1935.

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