Il Telescopio Carte du Ciel
Negli anni ’30, il programma Carte du Ciel era già in corso da quarant’anni, eppure erano ancora necessarie alcune tavole per completare la copertura della zona del cielo vaticana. (In effetti, le lastre finali per questo progetto furono prese solo nel 1953.) Ma con il crescente inquinamento luminoso intorno a Roma, ci si rese presto conto che questo strumento doveva essere trasferito a Castel Gandolfo.
Papa Pio XI approvò lo spostamento; nel 1938, durante la sua ultima passeggiata prima di rientrare a Roma dal soggiorno estivo a Castel Gandolfo, si guardò intorno nei giardini di Villa Barberini in cerca di un luogo adatto dove collocarla. Ma fu solo nel 1942 che il suo successore, papa Pio XII, poté spostare il telescopio, nonostante fosse già iniziata la guerra. A quel tempo, l’edificio era limitato alla cupola dove era alloggiato il telescopio Carte du Ciel.