La Torre dei Venti
Questa torre fu costruita tra il 1578 e il 1580 per dimostrare la motivazione astronomica della riforma del calendario, voluta da papa Gregorio XIII.
Questo edificio, noto anche come Torre Gregoriana o Osservatorio Gregoriano, comprende la Sala della Meridiana, realizzata dal cartografo pontificio Ignazio Danti. Un piccolo foro si trova nella parete sud di questa stanza ad un’altezza di circa 5 metri; un raggio di sole che attraversa questo foro cade si concentra sul pavimento, dove è presente una lunga striscia di marmo orientata nord-sud, che attraversa un grande cerchio al centro della stanza. Lungo questa fascia di marmo viene inserita la linea meridiana e in essa vengono incisi i segni dello zodiaco nelle posizioni che segnano il punto in cui il raggio di sole proveniente dal foro cade a mezzogiorno del giorno in cui il sole entra in ciascuna rispettiva costellazione. Una posizione, ovviamente, coincide con gli equinozi di primavera e d’autunno.
Osservando la discrepanza della data della posizione equinoziale del raggio di sole con la data del calendario dell’inizio della primavera e dell’autunno, Gregorio XIII sarebbe giunto alla convinzione personale dell’assoluta necessità della riforma del calendario (che era già stata intrapreso).
Alla fine del XVIII secolo furono installati i primi strumenti astronomici nella Torre dei Venti; nel tempo questi sono andati perduti. Ma 70 anni dopo l’edificio rinasce con la rifondazione della Specola Vaticana, voluta da Papa Leone XIII, che ne stabilì la prima sede all’interno della Torre.